Oracle Enterprise Manager Cloud Control (OEM) è la piattaforma di gestione on-premise di Oracle che fornisce un unico cruscotto per gestire tutte le implementazioni Oracle, nel data center o nel cloud.
Grazie alla profonda integrazione con lo stack di prodotti, Oracle è una soluzione leader di mercato a supporto della gestione e l’automazione di applicazioni, database, middleware, hardware e sistemi ingegnerizzati Oracle.
L’azienda cliente, uno dei primari gruppi bancari internazionali, utilizza OEM da diversi anni per gestire i database e gli appliance Oracle, nonché lo strato hardware di terze parti su cui i database operano (oltre mille database, tra cui diverse centinaia di cluster database, di una quindicina di sistemi Exadata e di parecchie decine di host Windows, Linux e Unix).
Alle funzionalità di OEM viene inoltre demandata tutta la gestione dei backup e dell’allarmistica, inclusa la propagazione degli incident verso i tool di ticketing interni.
La principale motivazione che ha spinto l’azienda ad intraprendere il percorso di aggiornamento del software è riconducibile a problemi di vulnerabilità del sistema, ma è stata colta l’occasione per procedere anche alla normalizzazione e pulizia dell’allarmistica e dei workload, allo scopo di eliminare le stratificazioni di definizioni accumulatesi nel tempo, che avevano reso sempre più complicata la gestione della manutenzione dell’OEM e ne avevano compromesso l’efficacia.
Per garantire il successo della migrazione, l’Oracle Competence Center del Gruppo SCAI, ha formato un team di progetto composto da Technical Project Manager, Amministratori di database e Amministratori di sistema, che si è integrato con tutti gli stakeholder del cliente per una gestione a 360 gradi del progetto. Infatti, il team si è fatto carico della pianificazione, del test e dell’esecuzione della migrazione, incluse le comunicazioni e la gestione delle segnalazioni di intervento sui tool proprietari del cliente.
Il progetto si è articolato in diverse fasi, tra cui:
Analisi e pianificazione
Il team ha iniziato con l’analisi dell’ambiente OEM esistente, compresi l’hardware, il software e i punti di contatto con il mondo esterno. Sono state identificate le dipendenze tra i vari componenti ed è stata definita la strategia di migrazione ottimale. È stato definito e condiviso con tutti gli stakeholder un piano generale delle attività, identificando i rischi, le opportunità e le sfide associati alla migrazione.
Progettazione e implementazione
Sulla base dell’analisi e della pianificazione, il team ha progettato il nuovo ambiente OEM e preparato l’hardware e il software necessari. Sono stati installati e configurati i nuovi server e database e sono state testate a fondo le configurazioni per garantire che soddisfacessero i requisiti finali, inclusi:
• Minimizzazione dei tempi di indisponibilità applicativa e garantire l’integrità dei dati.
• Reportistica semi automatica per la convalida della correttezza e completezza dei dati migrati.
• La presenza di versioni diverse di OEM ha reso opportuno ripartire le attività in tre fasi progettuali così articolate:
• Applicazione del nuovo layout di configurazione dell’OEM per aumentare il grado di ottemperanza alle regole del GDPR, e riduzione della complessità attraverso la normalizzazione/standardizzazione di monitoraggi e job
• Upgrade in place del Repository OEM alla versione più recente e upgrade di tutti gli Agent correlati
• Migrazione degli Agent agganciati a vecchi Repository OEM, inclusa la migrazione di metriche e job
Execution e convalida:
Il team di progetto ha condotto test completi e approfonditi, sia di migrazione che di upgrade, inclusi i test di rollback, in modo da poter procedere con il rilascio in produzione in totale sicurezza.
Nel contempo, ha governato, in stretta collaborazione con il cliente, gli aggiornamenti, la creazione e la condivisione delle check-list di rilascio e rollback,nonché le comunicazioni verso tutti gli stakeholder.
L’intero processo di migrazione ha richiesto oltre 3 mesi di attività operative.
A completamento della migrazione, il nuovo ambiente OEM ha fornito prestazioni, scalabilità e affidabilità migliori, riducendo inoltre i costi operativi dell’azienda.
Documentazione:
Particolare attenzione è stata dedicata alla documentazione dell’intero progetto. Nello specifico:
• È stata prodotta una documentazione tecnica di dettaglio
• Sono state prodotte e condivise le check-list di rilascio, con evidenza dei controlli eseguiti e dei tempi di esecuzione
Il completo raggiungimento degli obiettivi di progetto, nel pieno rispetto dei tempi prestabiliti, ha consentito a Gruppo SCAI, grazie all’impegno di SCAI Itec, di ottenere l’Expertise Service: Oracle Enterprise Manager Cloud Control 12c.