In pochi giorni, più di 1000 persone di Gruppo SCAI sono operative in smart working
Smart Working: un cambiamento reso necessario dall’emergenza mondiale dettata da Covid-19. Uno stress test che crea anche nuove opportunità. Lo abbiamo raccontato anche a Il Sole 24 Ore per uno speciale “Smart Working”.
Lo Smart Working è diventato da ormai un mese a questa parte uno dei maggiori trend mediatici, oggetto di attenzione e ri-progettazione da parte di imprese, istituzioni, pubbliche amministrazioni, con una velocità e una capillarità necessarie per affrontare l’emergenza. Fare di necessità virtù è ciò che anche noi di Gruppo SCAI stiamo mettendo in campo. Abbiamo implementato azioni rapide ed efficaci per permettere, in via precauzionale, alla quasi totalità dei dipendenti e dei collaboratori delle aziende del Gruppo, di lavorare da remoto. Una scelta mossa per rispondere con responsabilità professionale al decreto ministeriale dell’8 marzo e per garantire sicurezza, benessere, business continuity a colleghi, clienti e fornitori.
In sole 4 settimane abbiamo reso operative da casa 1250 persone, previa verifica che ogni addetto coinvolto, indipendentemente dal livello e dal ruolo ricoperto, avesse a disposizione una rete stabile e sicura. “L’adattamento non è banale, anche per la presenza contemporanea a casa delle intere famiglie” ha raccontato la nostra Direttrice HR Claudia Pizzato a il Sole 24 Ore in un’intervista uscita a fine marzo nella guida dedicata proprio allo smart working. “Io credo che questa crisi porterà a una consapevolezza nuova e vi sarà da parte di molte aziende un’accelerazione nell’adozione di questi schemi. Già oggi credo che molte perplessità dei responsabili dei team siano state in gran parte superate”.