Comunicare ed innovare sono intimamente connessi e, sempre più, lo saranno nel prossimo futuro
Nel panorama competitivo odierno, la comunicazione aziendale deve saper posizionare in modo distintivo i propri marchi, adottando strategie di storytelling diverse dal passato, più al passo dei nuovi standard tecnologici e in grado di costruire una relazione con il cliente sempre più personalizzata e memorabile.
Occorre quindi avere il coraggio di superare i vecchi modelli di comunicazione aziendali basati sulla diffusione periodica di contenuti confezionati con l’apporto di agenzie pubblicitarie e sulla gestione routinaria dei flussi di informazione, principalmente top-down, a supporto del lancio dei prodotti e degli eventi aziendali. Modelli ormai logori, dove frasari commerciali, spesso troppo ripetitivi per dimostrarsi efficaci, si alternano a comunicati stampa, interviste e virgolettati che illustrano le visioni e il pensiero del management aziendale. Un’attività principalmente informativa a cui resta confinata anche gran parte della gestione della comunicazione social. Anche il proliferare odierno di accostamenti di prodotti e marchi a tematiche etiche resta, agli occhi dei consumatori più accorti, figlio di una commistione, spesso eccessivamente strumentale, di marketing e cause sociali.
Al giorno d’oggi, per sostenere i valori immateriali di un brand occorre altro, un marchio non può più prescindere dalla capacità di generare esperienze vissute in prima persona. Occorre creare momenti coinvolgenti, in grado di suscitare emozioni e ricordi. Esperienze che introducano il consumatore all’interno di un mondo narrativo, ispirato sì ai valori e ai prodotti dell’azienda, ma anche capace di generare un vissuto personale talmente vivido e memorabile da sentire il bisogno di condividerlo. L’obiettivo è alimentare una conversazione autentica tra i clienti e l’azienda, un dialogo attorno al prodotto che possa allargarsi ad altri soggetti, ai vari micro-influencer di cui l’impresa sempre più si circonda. È in questo storytelling di ultima generazione, sempre più immersivo, interattivo e conversazionale, che risiede il futuro della comunicazione aziendale. Sviluppare uno storytelling del prodotto generando esperienze vissute in prima persona è la nuova direzione da intraprendere. Un percorso fatto innanzitutto di tecnologie innovative, ma anche di nuovi approcci alla creatività, dove non basta diffondere le informazioni sull’operato e sull’offerta dell’azienda, ma occorre saper costruire relazioni durature centrate sull’esperienza del prodotto, mantenendo vivo nel tempo il dialogo e il rapporto di fiducia. Si tratta, sempre più, di costruire un immaginario del brand guidato da un racconto visivo ed emotivo, fruito in modo esperienziale.
Tra le tecnologie della comunicazione più innovative, quelle immersive – dalla realtà virtuale a quella aumentata, dalla mixed reality fino alle ambientazioni di video mapping – certamente si stanno rivelando come le più promettenti.
Realtà virtuale e aumentata, in particolare, mostrano, ad oggi, le più promettenti opportunità di sviluppo e di diffusione. Un numero crescente di aziende ha cominciato ad apprezzarne le potenzialità. Il settore, secondo le analisi di IDC, genererà un mercato che nel 2021 raggiungerà i 215 miliardi di dollari. I campi applicativi sono tra i più vari, ma di certo la comunicazione aziendale costituirà uno dei settori di maggiore applicazione delle tecnologie immersive e interattive. Una potenzialità rafforzata della crescente consapevolezza da parte delle aziende di potersi avvalere di queste tecnologie per migliorare la customer experience non solo nella comunicazione online, ma anche nei punti di vendita, negli show room e nei concept store.
La crescita dello storytelling immersivo promette di essere non solo rapida, ma anche sorprendente: tant’è vero che già oggi possiamo addirittura parlare di “storyliving”, nel contesti di esperienze da vivere, che assorbono l’utente a 360°. Di certo assisteremo allo sviluppo di soluzioni in grado di combinare tecnologie immersive e gamification, con esiti molto promettenti per la comunicazione corporate. Una nuova generazione di storytelling narrativo sarà presto resa disponibile dal diffondersi di chatbot, di assistenti virtuali e più in generale da sempre più affidabili interfacce vocali. Grazie all’ausilio di queste nuove soluzioni e alle crescenti applicazioni marketing dell’intelligenza artificiale, il racconto del brand potrà farsi sempre più diversificato, fino a raggiungere livelli di personalizzazione e di interazione con il consumatore un tempo impensabili. Sarà possibile capire meglio come i singoli clienti comunicano e comprendere i loro trigger comportamentali, confezionando su misura la trama immersiva e l’interazione narrativa. In tal modo, la comunicazione aziendale evolverà da flusso informativo a vera e propria costruzione di esperienze da vivere in prima persona, per generare, non solo emozioni e coinvolgimento, ma anche un vero e proprio senso di familiarità con il brand, reale per quanto virtuale, perché come ricorda John Keats: “Nothing ever becomes real till it is experienced”.
Insight sviluppato da ETT
CEO at ETT