Il digital twin al servizio delle città intelligenti: l’esempio sostenibile del porto di Genova
Il digital twin (gemello digitale) è la replica dinamica virtuale di un’entità fisica, di una persona o di un sistema anche complesso, il cui scopo è supportarne la previsione del comportamento futuro.
Nell’era delle smart city il digital twin è uno strumento fondamentale per accelerare i processi di trasformazione e sviluppo di aree geografiche urbane e renderle Circolari, Resilienti, Verdi, Inclusive e sempre più Sicure.
Il monitoraggio dei sistemi fisici è la chiave di partenza per definire un gemello digitale. Attraverso l’uso di tecnologie di misurazione e sensori, Internet of Things e machine learning è possibile conoscere lo stato del sistema fisico e quindi stimare e analizzare i cambiamenti dinamici.
I sensori diventano elementi fondamentali per l’acquisizione di informazioni utili alla definizione di strategie innovative di gestione e sviluppo sostenibile di diverse strutture urbane, come le aree portuali e il loro waterfront. È il caso di DSH2030, Digital Sustainable Harbour 2030, progetto che nasce dal Porto Antico di Genova e si propone come modello da replicare a vari livelli e da estendersi alle diverse componenti della città a valore turistico, a partire dallo sviluppo di gemello digitale. I vari partner del progetto si suddividono le diverse azioni di intervento sulla base della propria expertise. Oltre a BF partners, Netalia, Colouree, Circle Garage e AiTrust, anche ETT, azienda del Gruppo SCAI, fornisce le proprie competenze per la creazione degli strumenti digitali e creativo-culturali dedicati al digital twin.
Il digital twin deve essere considerato come un modello dinamico composto da dati in cui l’amministrazione simula e pianifica precisamente le attività dell’area in modo che siano salubri, sicure e confortevoli per i visitatori e i lavoratori, efficienti a livello di gestione delle risorse per gli amministratori e sostenibili per l’ambiente. Per questo motivo non va considerato solo come una replica digitale di un edificio o di un singolo asset, ma come un modello per la gestione di sistemi complessi che illustra come persone e processi interagiscono con gli ambienti tramite una replica digitale dinamica.
La sostenibilità è al centro di DSH2030 e si esplica concretamente con il monitoraggio dei consumi, l’ottimizzazione dell’utilizzo delle risorse esauribili e lo sfruttamento di energie pulite all’interno della sua area di competenza.
Per realizzare il porto del futuro, i partner del progetto concordano nell’utilizzo di tecnologie che consentono la produzione di energia pulita (pannelli solari e fotovoltaici, pompe di calore e impianti microeolici) per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili, le emissioni di CO2, i livelli di smog e gli accumuli tossici nell’aria e nell’acqua.
L’idea di base della smart city è quella di una città in cui le tecnologie e i dati siano consentano ai cittadini di affrontare in modo efficace le sfide urbane. Il digital twin permetterà loro di interpretare, ad esempio come vengono utilizzati gli edifici e gli ambienti, le relazioni fra spazi indoor e outdoor, le accessibilità e le connessioni con il sistema città che li circonda.
Articolo liberamente tratto da “Pacifico, M.G., Pinto, M. R., & Novellino, A. (2023). “Digital – Twin for an innovative waterfront management. Strategy pilot project DSH2030.” In E. Arbizzani, E. Cangelli, C. Clemente, F. Cuomo, F. Giofrè, A. M. Giovenale, M. Palme, & S. Paris (Eds.), Technological imagination in the green and digital transition. Spinger., forthcoming”