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Dall’Employer branding al LinkedIn Advocate: il valore dei talenti per le aziende

Nel contesto sempre più competitivo del mondo del lavoro, le aziende si scontrano per attrarre e trattenere i talenti migliori.

In questa sfida, l’Employer Branding è diventato un elemento cruciale per distinguersi e creare un ambiente lavorativo coinvolgente e gratificante.

Our LinkedIn Employer Branding, un percorso formativo di cinque mesi guidato dal team di LinkedIn Italia, è stata un’occasione preziosa per approfondire trend, obiettivi e strumenti di questo tema particolarmente attuale.

Ma cos’è l’Employer Branding e quali sono i benefici che apporta?

Il termine Employer Brand, introdotto all’inizio degli anni novanta da Simon Barrow, presidente di People in Business, si riferisce al processo strategico con cui un’azienda gestisce la propria reputazione in quanto datore di lavoro, promuovendo se stessa e cercando di attrarre e trattenere i migliori candidati.

Il brand è una promessa, come ci ricorda il team LinkedIn. E se consideriamo che l’84% degli impiegati lascerebbe il posto attuale per un’azienda con un’eccellente corporate reputation e il 50% la valuta un fattore decisivo nella scelta di un nuovo datore di lavoro, la promessa si fa estremamente determinante. 

A incidere sulla brand reputation c’è il passaparola positivo dei dipendenti e il racconto del loro vissuto all’interno dell’azienda, ma anche ciò che l’azienda riferisce di sé attraverso i propri canali ufficiali, come i social o il sito web.

Un grande alleato nelle strategie di Employer Branding può essere lo storytelling: la narrazione è un mezzo utile per raccontare la vita aziendale in maniera creativa e coinvolgente e può essere integrata dal contributo delle persone e di come vivono la propria quotidianità lavorativa. 

In questo contesto, l’Employee Advocacy, il coinvolgimento volontario dei dipendenti nella valorizzazione del brand e dei valori aziendali, rappresenta un elemento cruciale per rafforzare l’Employer Branding.  Gli employee forniscono feedback sulla propria realtà non solo all’interno, ma anche verso l’esterno, condividendo – anche grazie ai social – il racconto di contenuti e storie reali che permettono di creare e aumentare il coinvolgimento e l’attaccamento emotivo nei confronti dell’azienda.

I benefici di questo ingaggio sono sia esterni, poiché la loro opinione è solitamente percepita come più credibile e genuina rispetto a quella dell’azienda stessa, sia interni poiché permette loro di sentirsi parte integrante e fondamentale della vita aziendale.

L’impatto positivo che genera l’Employer Branding è significativo perché permette di promuovere l’engagement dei dipendenti e il processo di ambassadorship, di migliorare l’attraction di talenti di alto livello e di favorire la valorizzazione della cultura aziendale.

Si tratta di un percorso da affrontare con attenzione e curiosità perché i vantaggi per l’azienda e per i suoi dipendenti sono oramai evidenti.

Key Contact
Claudia Pizzato – HR Director Gruppo SCAI
Antonella Peloso – Communication Manager Gruppo SCAI
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