Come accade per molti aspetti della vita aziendale in questa fase di rivoluzione digitale, anche la gestione dei talenti sta affrontando enormi cambiamenti. L’attenzione da alcuni anni ricade sempre più sulla Employee Experience in quanto propulsore di crescita sostenibile interno dell’azienda stessa.
Il termine, coniato a partire dalla più nota Customer Experience, indica il risultato dell’interazione quotidiana tra il dipendente e l’impresa durante il rapporto lavorativo. La sua importanza risiede nella necessità di ottimizzare tutto il ciclo di vita del dipendente, l’Employee Journey, garantendo un’esperienza ottimale allo scopo ultimo di mantenere i talenti in azienda.
Per un business, garantire una Employee Experience efficace significa ripensare i processi, gli strumenti e l’organizzazione per consentire al dipendente un equilibrio soddisfacente tra vita privata e lavoro.
A supporto dell’HR arrivano ancora una volta gli strumenti digitali. Secondo l’Osservatorio HR Innovation Practice del Politecnico di Milano nel 2021 il 14% delle direzioni HR che ha applicato una strategia orientata al dipendente svolge tre attività: revisione delle pratiche per dare maggiore centralità alla persona, utilizzo di dati per la personalizzazione dei servizi offerti e impiego di tool digitali per raccogliere dati, comunicare e coinvolgere.
In questo senso, il contributo del digitale consente una ridefinizione dell’esperienza lavorativa della persona, del suo ruolo e del suo coinvolgimento all’interno dell’organizzazione ma anche lo sviluppo di nuove competenze e di un’attitudine all’autonomia per obiettivi che le nuove condizioni di lavoro hanno permesso di sviluppare.
- Coinvolgimento e responsabilizzazione per un maggior coinvolgimento delle persone nella presa delle decisioni e nel dare loro maggiore autonomia.
- Utilizzo dei dati per le analisi descrittive, la pianificazione della workforce e il controllo dell’assenteismo.
L’approccio verso il dipendente da parte delle risorse umane permette la personalizzazione della sua vita in azienda, rendendolo sempre di più parte dell’organizzazione e protagonista dei processi che lo riguardano. In questo modo, la stessa direzione HR riuscirà a rimanere informata e connessa con l’intera organizzazione.
Tuttavia, c’è ancora molto da lavorare perché le Direzioni HR riescano a mettere davvero in pratica un Connected People Care.
Nel libro The Employee Experience Advantage di Jacob Morgan, già nel 2017 emergeva che investire nella Employee Experience migliorando tecnologia ma anche cultura e ambiente di lavoro consente all’azienda profitti fino quattro volte maggiori rispetto alle aziende che non applicano modifiche di questo tipo.
Coinvolgere le persone, renderle protagoniste dei servizi HR a loro rivolti e offrire esperienze personalizzate grazie all’efficace utilizzo di dati e strumenti a supporto, può essere la vera chiave per dare loro ciò di cui hanno realmente bisogno.
A cura di Claudia Pizzato
Corporate HR Director