ACCESSIBILITÀ
SMARTCITY
Secondo quanto emerge da un rapporto delle Nazioni Unite, entro il 2050 i due terzi della popolazione mondiale vivrà in aree urbane.
Un’ulteriore ricerca, condotta da Fondazione Unipolis, rivela che nel 2060 la metà degli anziani sarà affetta da disabilità dovute all’aumentare dell’età. Presi singolarmente, questi due dati rivelano l’importanza di implementare azioni mirate in tema città sostenibili e disabilità. Tuttavia, incrociandoli, la necessità di un enorme impegno da parte di governi e comunità per far fronte alla creazione di smart city, non solo sostenibili, ma anche accessibili, si rivela impellente.
Gli sforzi compiuti tramite l’emanazione della Legge Europea sulla Disabilità uniti a quelli per la creazione della direttiva europea UE/2016/2102 dedicata all’accessibilità web degli enti pubblici e le conseguenti norme nazionali di attuazione, sono passi importanti sia verso l’implementazione di soluzioni di accessibilità sia verso la sensibilizzazione del tema nella PA.
Le città che si sono già attivate sono molte. Da un lato, si lavora per diventare smart, partendo da un vero e proprio intervento sulle competenze digitali dei cittadini per ridurre questo gap e renderli protagonisti della realtà urbana. Dall’altro, si interviene in ambito di accessibilità iniziando a modificare la propria struttura urbana per adattarsi alle più diverse esigenze di mobilità.
Una volta ridotto in maniera considerevole il digital divide, c’è tuttavia il rischio che le città che scelgono di utilizzare soluzioni innovative accelerando i processi, possano mettere in secondo piano l’accessibilità acuendo così disuguaglianze sociali già esistenti.
Questo pericolo viene mitigato prontamente dal mondo dell’ICT che interviene attivamente proponendosi come fattore abilitante per il processo di digitalizzazione con un occhio di riguardo nei confronti delle smart city accessibili.
L’applicazione di nuove tecnologie su scala urbana e la sempre più crescente attenzione nei confronti dell’accessibilità garantiscono in questo modo soluzioni adatte oggi, così come domani, a persone con disabilità e non.
A cura di Massimo Russo
Head of PA at Gruppo SCAI