Come sarà il mondo del Metaverso? Che ruolo giocherà la Blockchain? Scenari futuristici che sono sempre più vicini e reali ma tante domande ancora aperte da affrontare.
Lo SCAI STORMING 2022 Mondo virtuale, opportunità reali? L’enigma del metaverso alla prova del mercato ha rappresentato un’occasione di confronto con colleghi, esperti e specialisti del settore IT su opportunità, tendenze e proiezioni intorno al tema Metaverso ed elementi centrali della prossima evoluzione di Internet.
In particolare, nel dibattito da me moderato, sono stati affrontati alcuni punti particolarmente rilevanti come l’interoperabilità, la decentralizzazione, l’identità.
Il contesto è globale, con il gaming come filo rosso che guida esperienze immersive in ogni settore, dal commercio all’intrattenimento, dall’healthcare al settore immobiliare, dalla formazione della forza lavoro alla progettazione di prodotti e soluzioni innovative. Il totale degli utenti del Metaverso potrebbe crescere da un miliardo (soprattutto utilizzatori di cuffie VR) a circa cinque miliardi (utenti 5G/banda larga) entro il 2030. Il mercato target indirizzabile (TAM) per l’economia del metaverso potrebbe essere tra gli 8 e i 13 miliardi di dollari – numeri che vedono con tutta probabilità un metaverso accessibile anche dai device tradizionali come pc e smartphone.
Ci chiediamo tutti quanto saranno diffuse capillarmente le criptovalute e in che modo potranno coesistere valute tradizionali, valute fiat, CBDC (Central Bank Digital Currency), stablecoin e in-game tokens? Ma soprattutto quali saranno i framework di riferimento, eventuali norme antiantiriciclaggio e asset crittografici necessari a garantire un’esperienza nel Metaverso sicura e affidabile? Su questo punto c’è da chiedersi anche come si muoveranno le autorità di regolamentazione e i governi.
Tante domande aperte, di fronte alle quali possiamo fare intanto un cauto tentativo di decriptare il futuro, immaginando potenzialità impensabili in un mondo pre-Blockchain.
Secondo il report Metaverse & Money nel Metaverso potremmo assistere a un’infrastruttura senza soluzione di continuità, con un elevato flusso di transazioni finanziarie e istanze decentralizzate. I micro pagamenti istantanei saranno la principale modalità di pagamento nel Metaverso. Le criptovalute, le monete stabili e le valute digitali delle banche centrali centrali (CBDC) probabilmente coesisteranno nel Metaverso. Un ruolo importante sarà comunque svolto dagli istituti finanziari tradizionali, che forniranno liquidità aggiuntiva. Gli asset digitali, come i token non fungibili (NFT), consentiranno una forma di proprietà sovrana commerciabile, immutabile e interoperabile, memorizzata in un portafoglio digitale.
Sempre nello stesso report CITI GPS ha intervistato Jamie Burke, CEO di Outlier Ventures, società di venture capital e acceleratore europeo dedicato alla blockchain. La bellezza del Metaverso come narrazione o meme è che può essere interpretato in modi diversi – risponde, chiamato a dare una definizione del metaverso. Secondo Burke il Metaverso non si esaurirà nell’uso delle tecnologie VR e AR: saranno fondamentali ma non rappresentano un prerequisito per l’immersività.
Il Metaverso è potente, perché può essere considerato come una lingua di contatto tra culture diverse. Il Metaverso è un sistema economico universale dove i player tendono a essere altamente monopolistici. È importante pensare al Metaverso come a un sistema economico – potrebbe essere distopico (gestito da una singola società o da un gruppo di società) o utopico (un ambiente senza permessi che dà priorità agli utenti – alla sovranità dei loro dati e della loro identità e ricchezza).
Secondo Burke bisogna chiedersi chi parteciperà al Metaverso, chi lo controllerà e dove si genererà il valore.
Sicuramente il Metaverso potrebbe rappresentare l’opportunità di costruire un mondo ideale che consenta di superare i limiti (fisici e non) della realtà; attenzione anche a tutte le distorsioni (e pericoli) che potrebbero nascere.
Esiste anche un forte connubio tra Metaverso e Blockchain, questa ultima vista come la tecnologia abilitante che potrebbe garantire una effettiva decentralizzazione in questo mondo alternativo.
Restando nel nostro territorio, nel volume 1 del rapporto Anitec-Assinform Il digitale in Italia 2022, si dedica una sezione ai casi di adozione di tecnologie Blockchain in studio nei vari contesti di mercato: Energy & Utilities (efficientamento energetico, certificazione consumi) Finance (criptovalute), Government (gestione dell’identità personale dei cittadini, sistema pensionistico, tassazione internazionale etc.) Retail (lotta alla frodi, tracking delle merci, NFT), Industry (tracciabilità della filiera, controllo qualità anticontraffazione).
Se a livello internazionale il comparto Blockhain si caratterizza per un’estrema vivacità, in Italia il mercato risulta ancora caratterizzato da investimenti contenuti da parte delle aziende: i 33 milioni di euro spesi nel 2021 (in crescita del 27,6% rispetto all’anno precedente) sono perlopiù sperimentazioni. Molte di queste sperimentazioni potrebbero diventare servizi erogabili, come ad esempio il progetto Italian Blockchain Service Infrastructure, con lo scopo di migliorare la gestione nelle Pubbliche Amministrazioni:
È previsto lo sviluppo, mediante ricorso alla simulazione dei dati, di applicazioni e utilizzi che possano contribuire a migliorare il rapporto con gli utenti dei servizi e, nel caso della PA, ad incrementare la semplificazione, la trasparenza, la sicurezza e l’efficacia delle interlocuzioni e dei servizi resi, nel rispetto del principio del Once Only Principle, ovvero di consentire a cittadini e imprese di fornire dati solo una volta quando interagiscono con le Pubbliche Amministrazioni.
Abbiamo messo più di un piede nel futuro, occorre restare connessi ed osservare tutte le sperimentazioni in corso per capire quale sarà la giusta direzione… e per Metaverso e Blockchain gli scenari sono tanti (come le domande a cui dare risposta).